Contatto EMAIL
Contatto Email:
info@assicuratinviaggio.it
Contatto Telefonico
TELEFONO: 0331.77.62.32
Lun-Ven 9-12.45 / 15-18:45

Polizza Viaggio Assicurazione India

Le polizze più richieste

Polizza Viaggio Assicurazione India

Polizza sanitaria India

POLIZZA VIAGGIO ASSICURAZIONE INDIA
Il viaggio dello Spirito

Destinazione di viaggi spirituali sin dalla fine degli anni 60, l’India si propone al viaggiatore contemporaneo come una possibile meta alla scoperta anche della cultura in senso più ampio, oltrechè di trekking, di turismo balneare e naturalistico, svelando la sua poliedricità contrastata ed affascinante, tra templi e città modernissime, spiagge tropicali e montagne innevate, bazar di spezie e negozi di shopping d’alta moda.
Per questo organizzare un viaggio in India richiede molta cura: è necessario prefissarsi delle mete, data la vastità del subcontinente, valutando l’impronta che si vuole dare al proprio viaggio, cercando di non volere vedere tutto, ma di creare un percorso organico.
Nell’organizzazione bisogna tenere presente anche l’aspetto sanitario e quello della mobilità.
Si consiglia di rivolgersi alla propria ASL di appartenenza per quanto riguarda le vaccinazioni, in quanto queste sono fortemente legate alla zona ed alla modalità di viaggio. Utile è anche visitare il sito della Farnesina “Viaggiare sicuri”, sul quale sono reperibili informazioni aggiornate, soprattutto su dengue e chikungunya.
La stipulazione di una polizza sanitaria è fortemente consigliata, in quanto nelle caotiche città indiane la sanità mostra ulteriori molteplici aspetti: nelle strutture pubbliche vi sono alcune eccellenze, ma spesso il livello è carente, per cui è necessario rivolgersi a strutture private, a pagamento. E’ possibile valutare anche la possibilità di rimpatrio qualora siano necessarie cure particolari.
In caso di necessità di reperimento di medicinali ci si trova, un’altra volta, ad affrontare i mille aspetti di questo stato moderno e tradizionale: i medicinali impiegati in occidente sono difficilmente reperibili, anche nelle grandi città, mentre esistono medicinali alternativi, ed, ovviamente, trattamenti a base di erbe ed infusi di vario genere.
La condizione igienica del subcontinente è varia, seppure nella maggior parte dei casi si assiste all’uso promiscuo delle acque: è possibile, a pochi metri di distanza, trovare lo scolo di una fogna, bufali immersi, mentre le donne lavano piatti e panni in un allegro cicaleccio, ed i bambini sguazzano gioiosamente, il tutto nella stessa acqua impiegata nelle ritualità ed in cucina.
Per questo ai turisti è raccomandato l’uso di cibi cotti, di acqua in bottiglia, la disinfezione di frutta e verdura crudi.
Forniti di visto e di passaporto con almeno sei mesi di validità residua, stabilito un valido percorso, stipulata un’eventuale polizza viaggio, i turisti possono partire alla scoperta dell’India, e scegliere il mezzo di trasporto più adeguato.
Un percorso in treno vale da sé come esperienza di vita indiana: si può scegliere tra diversi treni, carrozze e classi, sempre però circondati da colori, profumi e suoni del continente: quelli dei saree, di cui vi è un’ottima produzione in seta a Kanchipuram; dei tessuti dispiegati sulle rocce dei fiumi, pronti per essere battuti o asciugati; delle spezie che riempiono l’aria, non solo dei mercati, ma anche delle vie; dei fiori e degli incensi, di cui vi è ampio commercio; del vasellame e delle pentole, nonché degli onnipresenti bovini, galline e piccoli maiali che accompagnano la vita quotidiana.
Un’alternativa al treno può essere un’auto con autista, il cui costo è normalmente più che accessibile per un turista occidentale, ed il cui vantaggio è quello di isolare maggiormente dal caotico flusso stradale di motorini, rishaw, ciclo rishaw, autobus, tuk tuk, salvaguardando i nervi dei passeggeri. Autobus e tuk tuk sono comunque un’esperienza da provare: alcuni autobus hanno un sistema di fermata a richiesta, che consiste in una corda legata ad un campanello. L’autista, imperturbabile, si ritaglia un percorso privo di frenate all’interno del flusso stradale, senza alcuna apparente valutazione di pedoni ed animali, salvo poi frenare nel punto richiesto. Unico neo: non esiste una mappa delle fermate.
Il tuk tuk è un altro mezzo squisitamente della zona: si tratta di un veicolo simile ad un’ape car, modificato nella parte posteriore per il trasporto di persone. Il difetto del trasporto è la mancanza di protezioni: dalla polverosa sede stradale si innalzano nubi pronte a depositarsi sui trasportati.
Qualsiasi sia il mezzo di trasporto scelto, ottime mete sono: Delhi, che seduce i visitatori nella parte vecchia con il suo passato moghul ed in quella nuova coi viali alberati; Mumbay - o Bombay- che dispiega il suo cuore bollywoodiano tra panorami vittoriani e reti di antichi pescatori sulla spiaggia di Chowpatty; Mammallapuram con il tempio sulla spiaggia e gli yogi, arrampicati ed isolati in preghiera su alte palafitte.
Sulla strada tra una tappa e l’altra sarà impossibile non soffermarsi affascinati dai piccoli templi sconosciuti- ma sempre coloratissimi perché sempre ridipinti-, non lasciarsi tentare dalla frescura di una bottiglia di acqua o dalla frutta che fa bella mostra di se sui piccoli banchi lungo la strada.
Con una buona assicurazione viaggio, un buon percorso, e molto karma nell’affrontare il traffico cittadino, il viaggiatore potrà immergersi in un viaggio del corpo, dei sensi, della mente che lascerà sicura traccia nell’anima.