Diving a Christmas Island
Christmas Island: appunti di viaggio
“La prima volta che mi hanno parlato di Christmas Island mi sono subito incuriosito. A metà strada tra Giava e l’Australia, Christmas Island è facilmente raggiungibile da Kuala Lumpur con due ore e mezzo di volo; valeva la pena informarsi un po’ di più sul posto per cercare quante più informazioni possibili su questo lembo di terra nel cuore dell’Oceano Indiano, proprio sopra la fossa di Giava.
Ho così scoperto che una delle caratteristiche più famose dell’isola è la famosa migrazione dei granchi Rossi che porta il mare ad essere ricchissimo di pesce con i tanti siti di immersione.
Le descrizioni del posto erano talmente suggestive che ho deciso di andare a vedere se la realtà corrispondeva ai racconti che avevo letto.
L’arrivo al piccolo aeroporto di Christmas Island, anche se scalo internazionale, rende già l’idea del clima amichevole che regna sull’isola: tutti conoscono tutti, una grande famiglia.
I tre voli settimanali che atterranno all’aeroporto sono motivo di attrazione per gli abitanti dell’isola e sono anche gli unici collegamenti con i continenti australiano ed asiatico.
Ad attendermi trovo uno dei titolari del Diving e Angela, la proprietaria del Sunset Hotel dove alloggio; con entrambi si instaura da subito un rapporto cordiale e veramente amichevole; mi sono sentito da subito a mio agio: una stretta di mano, due chiacchiere, il tempo di recuperare il bagaglio e via, verso il Sunset Hotel.
L’hotel, costruito su due piani, è piacevole ed ospitale. Situato proprio di fronte al mare, dispone di diverse tipologie di camere, alcune con vista mare, dotate di ogni comfort: servizi privati, acqua calda e fredda, televisione, telefono, frigobar, aria condizionata, accesso a internet.
La mia camera ha tutto quello di cui posso aver bisogno durante la mia permanenza: telefono, frigo, tv, un forno a microonde ed un bollitore per il caffè; incassata sul tavolato di legno che forma la terrazza dell’hotel, la piscina ovale, con un area a solarium ed un bel barbecue a gas a libero uso degli ospiti.
A circa un chilometro di distanza ci sono il supermarket, l’Ufficio del Turismo, la banca e l’ufficio postale; che altro chiedere?
Il Diving dista circa duecento metri dal Sunset Hotel; una piacevole passeggiata per cominciare a prendere confidenza con l’isola; al mio arrivo al Diving tutto è pronto per il breafing di benvenuto.
Insieme a me un bel gruppo di sub da Taiwan: la settimana si promette animata.
Le nostre guide forniscono le indicazioni per sistemare le attrezzature, un po’di informazioni sull’isola, su dove cenare, quindi tutto quel che riguarda la logistica per le immersioni dei giorni seguenti.
L’imbarcazione per le immersioni è un bel gommone a chiglia rigida di 8.5 metri con due motori da 225 cv, perfettamente equipaggiato di tutto: radio, Gps, una comoda rastrelliera centrale per le bombole che lascia un buon spazio di movimento a bordo.
Incontro anche Neil e Simon, le nostre guide subacquee per i giorni a seguire. Concluso il breafing, l’appuntamento è per le 7.30 della mattina dopo; il gommone viene trainato dal fuoristrada del Diving e messo in mare da una comoda rampa di accesso; tutti a bordo e via, per la prima immersione di check-dive.
Inizia così la settimana di immersioni a Christmans Island, con immersioni su pareti verticali mozzafiato costellate da enormi gorgonie pinneggiate sopra enormi madrepore completamente intatte :qui l’azione distruttrice dell’uomo non è ancora arrivata e anche il più piccolo pezzo di corallo rotto è dovuto all’effetto della natura. L’acqua è limpidissima e la visibilità sensazionale.
Si va ammirando il reef, con un occhio sempre nel blu alla ricerca del grande squalo balena, presenza molto comune in queste acque.
L’odore di granchio è nell’aria; l’acqua del mare diventa rossa per la miriade di granchi microscopici che nuotano per recuperare le coste dell’isola e portarsi nelle foreste interne: è uno dei mesi in cui i granchi rossi rilasciano le uova in mare e i piccoli granchi appena nati tornano verso riva: un richiamo fortissimo per lo squalo balena; è un banchetto a cui non può resistere!
Habitues di queste acque sono anche i silky shark; richiamarli vicino a noi col rumore prodotto dallo stringere in mano una bottiglietta di plastica è un gioco; arrivano curiosi e puntuali, girano un po’ intorno a noi e poi vanno via; incontro anche squali pinna nera e grigi: non sono abituati ai subacquei e si mostrano molto incuriositi.
Il reef intorno all’isola è un susseguirsi di pareti verticali che si perdono nel buio delle profondità marina,mentre gorgogne multicolore compaiono qua e la e sono un punto di riferimento per le moltitudini di piccoli pesci colorati.
La popolazione marina non si limita ai soli grandi pelagici; sui reef è possibile incontrare di tutto: dalle tante varietà di nudibranchi, ai Gost Pipe fish nascosti nei rami di gorgogna, alle murenoidi dai colori più diversi fino ai piccoli granchi rintanati nei coralli : non solo pesce grosso quindi, ma anche soggetti per gli amanti della macro fotografia, basta soffermarsi sui reef a cercare.
North West Point, Perpendicolar Wall, The Morgue, Chicken Farm sono alcuni dei molti punti di immersione dove è possibile ammirare tutto questo.
Le grotte di Thunfercliff Cave sono uno spettacolo di stalattiti e stalagmiti ed all’uscita un gruppo di bat fishes enormi ci affianca sin quasi a sfioraci, accompagnandoci per un buon tratto di immersione.
Durante le soste in barca, capita spesso di vedere gruppi di delfini e module saltare dall’acqua per ripulirsi dai parassiti; uno spettacolo continuo, dal profondo delle immersioni alla risalita al gommone.
A volte Giuseppe agita un piede a fior d’acqua simulando il movimento di un pesce in difficoltà, così da richiamare gli squali che, puntuali, arrivano veloci e gironzolano intorno al gommone.
Parlando con altri subacquei, frequentatori abituali di Christmas Island, scopro che immergersi a Christmas è bello tutto l’anno, non solo nei nostri mesi invernali, molta della fauna ittica è stanziale e le temperature dell’acqua, più fresche nei nostri mesi estivi, aumentano la possibilità di incontro con i grossi predatori pelagici.
La conformazione dell’isola permette di immergersi ogni giorno; se le condizioni del mare peggiorano a sud, si può scendere in acqua lungo la costa nord e viceversa; non si corre il rischio di restare all’asciutto!
Altro aspetto di Christmas degno di nota è l’immagine offerta dalla costa rocciosa, spesso a picco sul mare; in molti punti la costa è erosa dall’effetto continuo delle onde che nel tempo hanno formato grotte e cavità a pelo dell’acqua; gli sbuffi d’acqua, simili a soffioni che spuntano in certi tratti di costa, sono effetto della risacca che infilandosi all’interno di cunicoli sommersi, genera questo spettacolo naturale !
Normalmente si rientra dalle immersioni intorno alle 14 e, consumato il pranzo al diving, il pomeriggio si può passare in relax nella piscina del Sunset Hotel o, noleggiando un’auto, avventurarsi nelle strade interne dell’isola, incontrando la miriade di granchi rossi che popolano la foresta o fotografando i ben più grandi robber crabs, i granchi del cocco, che con le loro chele riescono a rompere una noce di cocco per mangiarne la polpa.
I granchi rossi si incontrano un po’ ovunque; sono specie endemica e protetta dell’isola e spesso sono oggetto di studio; vengono filmati durante le loro migrazioni verso il mare, momento che corrisponde alla deposizione delle uova.
Per la cena la scelta si divide tra un ottimo e vario ristorante cinese, un ristorante australiano o, perché no, una grossa costata acquistata al supermarket e cucinata sul barbecue della piscina; tutto sempre accompagnato da una bottiglia di un buon vino australiano.
A pochi passi anche un pub all’aperto, con schermo tv e tavolo da biliardo dove tirare un po’ tardi tra una birra e due chiacchiere con nuovi amici. La vacanza trascorre velocissima, le partenze, come gli arrivi, fanno parte di un ciclo settimanale che scandisce il tempo sull’isola. Saluto Peppe e Angela, promettendo di tornare; non può mancare la foto di gruppo con i nuovi amici di Taiwan; mentre mi congedo da questo fantastico posto, noto che dalla scaletta dell’aereo che mi porterà verso casa, scende un gruppo di nuovi “ospiti” che si guarda intorno con curiosità. I nuovi arrivati prenderanno i nostri posti in barca, mentre noi, a malincuore, prendiamo il loro posto sul volo di ritorno, con una consapevolezza nel cuore che attenua il dispiacere: a presto Christmas Island!!!”